Pompeii - Vesuvio

Pompei fu fondata dagli Osci nel VII secolo a.C., su un altopiano di origine vulcanica nei pressi del fiume Sarno; durante tale periodo era un’importante nodo viario con le vicine città di Cuma, Nola e Stabiae, era circondato da mura difensive ed aveva raggiunto un’estensione di circa 63 ettari. Ha risentito sia dell’influenza greca, grazie alla conquista di Cuma tra il 525 ed il 474 a.C., che di quella degli Etruschi, sotto i quali fu edificato il tempio di Apollo. Fu, successivamente, conquistata dai Sanniti, provenienti dalle montagne dell’Irpinia, e posta sotto le dipendenze della vicina Nocera, diventando in breve una ricca città commerciale, con un fiorente porto e possenti mura difensive costruite intorno al 300 a.C..

Conquistata dai Romani nel terzo secolo a.C., la città divenne in breve una potenza commerciale, esportando in tutto il Mediterraneo olio e vino di cui era produttore; contemporaneamente si assistette ad un forte incremento urbanistico, con la costruzione del foro, dei templi di Giove e Iside, della Basilica nonché di numerose case e ville sontuose. Divenuto municipio, godette di una parziale indipendenza, grazie al supporto fornito durante la Seconda Guerra Punica e successivamente una colonia, col nome di Cornelia Veneria Pompeianorum, in seguito alla conquista di Silla nell’89 a.C., durante le guerre sociali.

Dopo un violento terremoto nel 62 d.C., che distrusse una buona parte degli edifici, nel 79 d.C. una disastrosa esplosione del Vesuvio distrusse Pompei, seppellendola sotto una spessa coltre di cenere e lapilli. L’area non fu più oggetto di ripopolamento e rimase sepolta per più di 1700 anni.

Il Vesuvio è un vulcano esplosivo o effusivo in stato di quiescenza dal 1944, situato sul versante orientale della provincia di Napoli, nel territorio del Parco Nazionale omonimo istituito nel 1995. La sua altezza, nel 2010, è di 1281 metri ed è situato all’interno di una caldera di circa 4Km di diametro. Questo è ciò che resta dell’originario edificio vulcanico (Monte Somma), dopo la grande eruzione del 79 d.C., in seguito alla quale si verificò il collasso del fianco sud-orientale, sul quale adesso si trova l’attuale cratere. E’ il vulcano più pericoloso e studiato al mondo, soprattutto perché alle sue pendici vivono circa 800.000 persone ed un’eventuale nuova eruzione potrebbe avere effetti disastrosi. Nel 1997 il Vesuvio fu dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità, insieme al vicino Miglio d’Oro, tra le riserve della biosfera. Nel 2007 il Vesuvio fu proposto per la selezione delle sette meraviglie del mondo, non riuscendo però ad essere eletto una volta giunto in finale.